Una newsletter sulla cannabis e i cannabinoidi come medicina

2013
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    Bollettino IACM del 1 dicembre 2013

    🏷️ Scienza/Umana — Molti pazienti con malattia intestinale infiammatoria fanno uso di cannabis per curare i loro sintomi

    Un sondaggio condotto da scienziati del Dipartimento di Medicina presso il Brigham and Women Hospital di Boston, USA, ha rivelato che molti pazienti con sindrome infiammatoria intestinale trovano la cannabis molto utile per il controllo dei sintomi, inclusi i pazienti con colite ulcerosa. Un totale di 292 pazienti ha completato un sondaggio, di cui il 12,3% erano consumatori di cannabis attivi, il 39,0% erano consumatori in passato e il 48,6% non ne avevano mai fatto uso.

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    Bollettino IACM del 15 maggio 2013

    🏷️ Scienza/Umana — In uno studio clinico aperto il THC riduce l'agitazione e il comportamento aggressivo nei pazienti con grave demenza

    In 40 pazienti con malattia di Alzheimer grave e altre forme di demenza, il trattamento con THC orale è stata associato con una significativa diminuzione dell’agitazione, così come a miglioramenti nella durata del sonno e nell'appetito. Questo è il risultato di uno studio presso l’unità di ricovero dell’ospedale di neuropsichiatria geriatrica McLean, presso la Harvard Medical School di Belmont, USA. Utilizzando una valutazione retrospettiva sistematica, sono stati analizzati 40 pazienti con diagnosi di demenza e trattati con THC orale (dronabinol) per disturbi del comportamento o dell'appetito. Un gruppo di psichiatri geriatrici ha consultato le cartelle cliniche per valutare i comportamenti del pazienti prima di iniziare il trattamento con THC ed in seguito fino a sette giorni di trattamento.

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    Bollettino IACM del 17 aprile 2013

    🌐 USA — La Camera dei Rappresentanti del Maryland approva un disegno di legge che consente l'uso medico della cannabis

    La legislazione per legalizzare la cannabis medica approvata dalla Camera dei Rappresentanti del Maryland il 25 marzo è stata mandata al Senato. Il disegno di legge permetterebbe alla cannabis di essere distribuita da parte di medici e infermieri attraverso i centri di ricerca universitari. Misure analoghe non sono riuscite negli anni precedenti, ma quest'anno il governatore Martin O'Malley ha ceduto sulla sua opposizione ed ha sostenuto la proposta.

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    Bollettino IACM del 24 marzo 2013

    🏷️ Scienza/Umana — Il THC può essere rilevabile, in concentrazioni molto basse, per settimane nel sangue di consumatori regolari di cannabis

    In un gran numero di consumatori abituali (giornalmente) di cannabis il THC potrebbe essere rilevabile nel sangue per 12 giorni al di sopra di una concentrazione di 1 ng/ml e anche fino a più di quattro settimane in concentrazioni più basse. Questo è il risultato di uno studio con 30 fumatori che utilizzano giornalmente cannabis, presso il National Institute on Drug Abuse di Baltimora, guidato dal dottor Marylin Huestis, capo della Sezione Chimica e Metabolismo della droga. I partecipanti hanno temporaneamente vissuto in un’unità di ricerca sicura fino a 33 giorni ed i campioni di sangue sono stati prelevati ogni giorno.

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    Bollettino IACM del 27 febbraio 2013

    🌐 Italia — nuove leggi nazionali e regionali sulla Cannabis

    Il ministero della Salute ha emesso un decreto il 23 gennaio 2013 per l´inserimento dei medicinali di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture), nella Tabella II, Sez. B, presente nella legge 309/90, testo unico degli stupefacenti. Precedentemente la Cannabis era considerata priva di proprietà terapeutiche e solo il THC era ammesso come farmaco.

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    Bollettino IACM del 16 febbraio 2013

    🏷️ Scienza/Umana — Nei pazienti che sono sopravvissuti ad un attacco di cuore, il consumo di cannabis non è associato ad un rischio statisticamente maggiore di mortalità

    I ricercatori della Harvard Medical School hanno scritto nel Heart Journal che nei pazienti con malattia coronarica, che sono sopravvissuti ad un attacco di cuore (infarto del miocardio), "non vi era alcuna associazione statisticamente significativa tra uso di marijuana e mortalità". Lo studio, sotto la guida del dottor Murray Mittleman, Professore Associato presso il Dipartimento di Epidemiologia, ha incluso 3.886 pazienti, che sono stati seguiti per un massimo di 18 anni.

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