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Bollettino IACM del 5 luglio 2012
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Scienza/Umana — Cannabis efficace in un paziente con la sindrome della persona rigida (SPS)
L'estratto di cannabis Sativex si è dimostrata efficace nel trattamento di un paziente affetto dalla sindrome della persona rigida (o sindrome dell’uomo rigido). I medici del Dipartimento di Neurologia dell'Ospedale Universitario di Ribera in Alzira, Spagna, hanno presentato il caso di un uomo quarantenne con rigidità muscolare progressiva e spasmi intermittenti da 6 anni. Lo spray di cannabis è stato introdotto dopo una serie di trattamenti medici tradizionali insoddisfacenti. Dopo 14 mesi è stato verificato un notevole miglioramento.
Gli autori hanno notato che il Sativex è utilizzato nella spasticità dovuta alla sclerosi multipla. "Poiché MS e SPS condividono alcuni sintomi neurologici come la spasticità e la rigidità, si pensa che il THC-CBD possa essere un'opzione per i pazienti con SPS." La sindrome della persona rigida (Stiff Person Syndrome, SPS) è una malattia neurologica rara dalla eziologia sconosciuta, caratterizzata da rigidità progressiva e spasmi.
Il governo dell’Uraguay prevede di iniziare la coltivazione di cannabis subito dopo che una legge che legalizza le vendite della sostanza passerà al Congresso, ma, dicono i funzionari, il divieto di vendita agli stranieri eviterà che il paese diventi una destinazione del turismo della droga. Il governo di sinistra ha annunciato l'intenzione di legalizzare in giugno il mercato della cannabis per fermare l'aumento della criminalità, sostenendo che la sostanza è meno dannosa rispetto al mercato nero, dove è attualmente acquistata.
L'uso di cannabis e altre droghe è già legale in Uruguay, uno dei paesi dell'America Latina più sicuri. La riforma che sta per essere inviata al Congresso ne legalizzerebbe e regolamenterebbe la vendita e la produzione. Soddisfare le esigenze nazionali di 3,3 milioni di persone richiederà una produzione annua di circa 29,8 tonnellate, stima il governo, e la cannabis sarà coltivata in una piantagione di circa 100 ettari. Non è ancora chiaro se la sostanza sarà coltivata dallo Stato o da appaltatori privati sotto licenza. "Regolando il mercato della marijuana nel modo in cui stiamo proponendo, stiamo andando a minare lo sviluppo del traffico di altre sostanze" ha detto Julio Calzada, segretario generale del Consiglio nazionale sulla droga.
Notizie in breve
Scienza — Simposio su Cannabinoidi e dolore
Il Canadian Consortium for the Investigation of Cannabinoids (CCIC) è lieto di invitarvi ad un evento di un giorno dove parleranno relatori di fama internazionale: Roger Pertwee, Vincenzo Di Marzo, Ethans Karen, Paul Daeninck, William Notcutt, Mark Ware. Questo evento ospiterà inoltre: aggiornamenti dell'industria della GW Pharmaceuticals, Bedrocan BV e Prairie Plant Systems, una presentazione sui risultati della ricerca ed una tavola rotonda sul tema.
Scienza/Umana — Molti pazienti con fibromialgia usano cannabis
Uno studio con 457 pazienti affetti da fibromialgia ha rivelato che il 13 per cento ha utilizzato cannabinoidi per il trattamento, dei quali l’80 per cento ha utilizzato cannabis erbacea, il 24 per cento cannabinoidi sotto prescrizione medica ed il 3 per cento entrambi. Le probabilità di essere utilizzatori di cannabinoidi erano maggiori nel sesso maschile (26 per cento di tutti i pazienti di sesso maschile rispetto al 7 per cento dei pazienti di sesso femminile).
Alan Edwards Pain Management Unit, McGill University Health Center, Montreal, Quebec, Canada.
Ste-Marie PA, et al. Arthritis Care Res (Hoboken). 21 giugno 2012. [in stampa]
Scienza/Umana — Inibitore della FAAH non risulta efficace contro il dolore da artrite in studio clinico
In uno studio con 74 pazienti affetti da dolore da osteoartrite del ginocchio, un inibitore sintetico del FAAH (acido grasso ammide idrolasi) non si è dimostrato più efficace del placebo. I pazienti hanno ricevuto 4 mg di PF-04457845 per 2 settimane, seguite da placebo per 2 settimane o viceversa. Un altro gruppo ha ricevuto l’antidoloricifo naproxen, che era più efficace del placebo. Il farmaco ha diminuito l’attività del FAAH di oltre il 96 per cento e significativamente aumentato 4 endocannabinoidi. Gli autori hanno scritto: "La mancanza dell'effetto analgesico dell’inibitore FAAH1 negli esseri umani è in contrasto con i dati provenienti da modelli animali".
Pfizer Global Research and Development, Sandwich, UK.
Huggins JP, et al. Pain. 2012 Jun 20. [in stampa]
Scienza/Umana — L'attività della FAAH è aumentata nel morbo di Alzheimer
In pazienti affetti da Alzheimer è stato osservato un aumento dell’espressione genetica e dell’attività dell’acido grasso ammide idrolasi (FAAH). L'enzima FAAH è responsabile della degradazione degli endocannabinoidi. Gli autori hanno concluso che "i risultati attuali suggeriscono il coinvolgimento di FAAH nella patogenesi della AD (...). Essi segnalano anche FAAH come un nuovo potenziale biomarker per AD nelle cellule periferiche facilmente accessibili."
Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Teramo, Italia.
D'Addario C, et al. PLoS One. 2012;7(6):e39186.
Scienza/Umana — Effetti del CBD in soggetti sani
Gli effetti per via orale di 10 mg di THC e 600 mg di CBD sono stati studiati in 16 soggetti sani di sesso maschile. La somministrazione di THC è stata associata con effetti tipici della cannabis dopo 2 ore. Non c'erano differenze tra CBD e placebo su nessuna variabile. Gli autori hanno concluso che "Il CBD ha dimostrato di essere sicuro e ben tollerato."
Martín-Satos R, et al. Curr Pharm Des. 2012 Jun 7. [in stampa]
Scienza/Animale — Uno scarso apporto di acidi grassi omega-3 compromettere il funzionamento del sistema endocannabinoide
Un’alimentazione a lungo termine con una dieta povera di acidi grassi omega-3 ha portato in femmine di topo ad un ridotto livello degli importanti acidi grassi omega-3 DHA (acido docosaesaenoico) nel cervello ed ha compromesso la via di segnalazione dei recettori dei cannabinoidi nelle strutture di controllo dell’umore. I ricercatori hanno concluso che i loro dati "suggeriscono che i cambiamenti comportamentali legati ad una carenza di n-3 nella dieta sono dovuti ad un'alterazione nel sistema endocannabinoide in specifiche aree cerebrali."
Nutrition et Neurobiologie Intégrée, INRA UMR 1286, Université Victor Ségalen, Bordeaux Cedex, France.
Larrieu T, et al. J Physiol Biochem. 16 giugno 2012. [in stampa]
Scienza/Umana — Acetilcisteina efficace nella dipendenza da cannabis
In un trial di 8 settimane controllato con placebo con 116 adolescenti (età 15-21 anni) in cerca di un trattamento contro la dipendenza da cannabis, la N-acetilcisteina (1200 mg) assunta due volte al giorno ha prodotto rispetto al placebo una probabilità raddoppiata di risultato negativo del test dei cannabinoidi nelle urine. I ricercatori hanno concluso che "questo è il primo studio randomizzato e controllato su una terapia farmacologica contro la dipendenza da cannabis per qualsiasi fascia di età a conseguire un risultato positivo di cessazione primaria".
Grigio KM, et al. Am J Psychiatry. 15 giugno 2012. [In stampa]