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Bollettino IACM del 4 settembre 2012
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Scienza/Umana — L'uso a lungo termine di estratto di cannabis è associato nei pazienti con SM ad effetti rilevanti sulla spasticità
Secondo uno studio aperto nel Regno Unito con 146 pazienti con sclerosi multipla e spasticità, l'estratto di cannabis Sativex è ancora efficace dopo un anno di trattamento. Lo studio è stato guidato dal dottor Michael Serpell, professore di anestesia presso la Pain Clinic di Gartnavel dell'Università di Glasgow. Durante una sperimentazione controllata di 6 settimane, il Sativex ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla spasticità. L'esposizione media del trattamento nello studio aperto di tipo follow-up è stata di 334 giorni ed ai pazienti sono stati somministrati in media 7,3 spray (circa 20 mg di THC e 18 mg di CBD) al giorno.
Cinquantadue pazienti (il 36 per cento) hanno abbandonato lo studio durante il primo anno, il 14 per cento a causa di effetti collaterali e il 9 per cento a causa di mancanza di efficacia. Effetti collaterali comuni (oltre il 10 per cento dei casi) sono stati vertigini e stanchezza. Effetti collaterali gravi si sono presentati in cinque pazienti, con due eventi psichiatrici segnalati da uno di essi. Gli autori hanno scritto: "Non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza per il trattamento cronico con Sativex e gli effetti collaterali gravi sono stati rari. Non c'è stata evidenza di sviluppo di tolleranza ed i pazienti che sono rimasti nello studio hanno riportato un beneficio continuativo."
USA — Nel mese di novembre i cittadini dell'Arkansas e del Massachusetts decideranno sulle leggi in materia di legalizzazione della cannabis per uso medicinale
Il 22 agosto i funzionari dello Stato dell’Arkansas hanno approvato l'inserimento sulla scheda elettorale di novembre di una proposta di legalizzazione dell'uso medico della cannabis. I sostenitori mirano a rendere l’Arkansas il primo stato del sud ad approvare il farmaco per alcune patologie. Il governo ha detto che l’Arkansans for Compassionate Care ha raccolto abbastanza firme per mettere la legge davanti agli elettori.
Diciassette Stati e il distretto della Columbia hanno in qualche forma legalizzato l'uso medico della cannabis. La proposta consentirebbe agli abitanti dell’Arkansan con determinate malattie di acquistare con una prescrizione medica la cannabis da dispensari. Queste patologie includono cancro, glaucoma, HIV, AIDS e morbo di Alzheimer. La proposta consentirebbe inoltre ai pazienti o ai prestatori di cure di coltivare la cannabis nel caso il paziente viva a più di cinque miglia di distanza da un dispensario. Gli elettori del Massachusetts decideranno qiuindi nel mese di novembre se legalizzare l'uso medico della cannabis. Inoltre, gli elettori in Colorado, Oregon e Washington quest’autunno voteranno se depenalizzazione la cannabis per uso ricreativo.
Notizie in breve
Scienza/Umana — L’uso della cannabis non è associato allo sviluppo della depressione
Secondo uno studio a lungo termine su 45.087 uomini svedesi non è stato osservato nessun effetto del consumo di cannabis sullo sviluppo successivo della depressione, ma è stata confermato un aumento del rischio di schizofrenia. I soggetti hanno fornito dati sul consumo di cannabis all'età di 18 anni e sono stati seguiti per 35 anni.
Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia.
Manrique-Garcia E, et al. BMC Psychiatry, 2012;12(1):112.
Scienza/Umana — La Cannabis ha ridotto il rischio di incidenti nei minatori di carbone
In un piccolo studio, minatori di carbone coinvolti in incidenti presentavano minori concentrazioni di THC nelle urine rispetto a minatori non coinvolti in incidenti, mentre coloro che erano stati coinvolti in incidenti presentavano una maggiore concentrazione di cocaina e oppioidi. Lo studio ha confrontato 100 minatori coinvolti in incidenti e 215 soggetti di controllo.
St. Mary's Occupational Medicine Clinic, Evansville, USA.
Price JW. J Addict Med. 2012 Aug 14. [in stampa]
Scienza/Animale — L’attivazione del recettore CB2 protegge il cervello
L’attivazione del recettore cannabinoide-2 da parte di un cannabinoide sintetico (0-1966) ha aumentato nei topi l'integrità della barriera ematoencefalica in seguito ad una lesione cerebrale traumatica. Trattamenti ripetuti con il cannabinoide hanno attenuato i danni alla barriera ematoencefalica e la degenerazione delle cellule nervose del cervello.
Thomas Jefferson University Hospital, Philadelphia, USA.
Amenta PS, et al. J Neurosci Res. 2012 Aug 18. [in stampa]
Scienza/Cellule — L’anandamide mostra potenzialità nel proteggere le cellule nervose contro il morbo di Alzheimer
In uno studio con cellule nervose, l’anandamide ha aumentato l'attività di un determinato gene (Notch-1) che può ripristinare lo sviluppo di nuove cellule nervose e della cognizione nel morbo di Alzheimer.
University of Dublin/Trinity College Institute of Neuroscience, Ireland.
Tanveer R, et al. J Biol Chem. 2012 Aug 13. [in press]
Scienza/Animale — L’alimentazione di pesci con acido linoleico aumenta le concentrazioni di endocannabinoidi
Gli oli vegetali come l'olio di soia sono riconosciuti come valide alternative all’olio di pesce nei mangimi per il salmone atlantico, ma introducono nel filetto di salmone elevate quantità di acido linoleico, un acido grasso omega-6. I salmoni atlantici sono stati alimentati con olio di pesce e olio di soia per 6 mesi. L’alimentazione dei pesce con olio di soia ha aumentato l'acido linoleico, ridotto gli acidi grassi omega-3 a catena lunga ed aumentato gli endocannabinoidi 2-AG e l’anandamide, con conseguente accelerazione dell’aumento del peso.
National Institute of Nutrition and Seafood Research, Bergen, Norway.
Alvheim AR, et al. Br J Nutr. 2012 Aug 10:1-10. [in stampa]
Scienza/Animale — Il CBD protegge i reni da una riduzione transitoria dell’apporto di sangue
Il cannabidiolo (CBD), somministrato in ratti per via endovenosa un'ora prima e 12 ore dopo aver ridotto l’apporto di sangue ai reni, ha ridotto i danni agli organi. I ricercatori hanno concluso che "Il cannabidiolo, attraverso le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie, può rappresentare una possibile opzione terapeutica per la protezione contro i danni ai reni causati da temporanea riduzione dell’apporto di sangue".
College of Medicine, King Faisal University, Al-Ahsa, Saudi Arabia.