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Bollettino IACM del 3 dicembre 2001
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Canada — Dibattito sulla legge sugli usi medici della cannabis
La Canadian Medical Protective Association (CMPA) ha scritto al Ministro della Salute Allan Rock che le regole che permettono l'accesso legale alla cannabis per i pazienti dal luglio 2001 caricano i medici di una responsabilità ingiusta.
"La CMPA crede che le certificazioni mediche richieste dai regolamenti determinino un inaccettabile onere per i medici di informarsi riguardo all'efficacia della marijuana in ogni singolo caso, così come dei rischi e benefici della sostanza e del dosaggio appropriato" ha detto il Dr. John Gray dell'associazione in una lettera: "Ma questa informazione semplicemente non è disponibile."
Altro Canadesi esprimono l'opinione che le regole sono troppo rigide. L'avvocato John Conroy, che è stato coinvolto in molti casi riguardanti l'uso medico di marijuana definisce "assurdi" i criteri per l'uso medico di cannabis e dice che i regolamenti rendono troppo difficile usare la sostanza per gli ammalati. Molti pazienti dovrebbero adire le vie legali per ottenere quello che egli considera un diritto fondamentale, cioè l'accesso al farmaco di scelta.
(Fonti: Edmonton Sun dell'11 Novembre 2001, Saanich News del 21 Novembre 2001)
Scienza — Discussione sugli articoli di "review" sul British Medical Journal
Il 24 Novembre, il British Medical Journal ha pubblicato quattro lettere all'editor che discutevano glia articoli di "review" sull'efficacia dei cannabinoidi nel dolore e nella nausea indotta dalla chemioterapia, pubblicati in luglio. Le "reviews" avevano sollevato riserve riguardo al potenziale medico dei cannabinoidi in queste due indicazioni.
Il dr. Leslie Iversen, professore di farmacologia all'Università di Oxford, ha scritto: "Campbell et al si sono dati un compito impossibile con la loro "review" sistematica. Chiunque abbia passato in rassegna la letteratura scientifica sugli usi medici della cannabis scopre subito che ci sono pochi studi clinici ben controllati. Una meta-analisi sull'uso della cannabis nella terapia del dolore potrà pertanto trovare poca materia da commentare (...) Sfortunatamente, ciò non ha impedito agli autori di arrivare a una serie di conclusioni enfatiche ma infondate."
Il dr. Ethan Russo, professore assistente all'Università di Washington e curatore del Journal of Cannabis Therapeutics, ha dichiarato: "Ciò che sorprende è che gli autori abbiano scelto di ampliare l'impatto dichiarato della loro limitata ricerca per relegare l'uso di cannabis e cannabinoidi in un posto di seconda fila nelle applicazioni analgesiche future. (...) I mass media popolari hanno colto l'occasione, e in questo modo sono state gravemente compromesse valide ricerche di laboratorio e cliniche nel campo dell'analgesia e del controllo del dolore e il loro finanziamento."
Il dr. Franjo Grotenhermen del Nova-Institut di Colonia, presidente dell'International Association for Cannabis as Medicine, ha osservato: "Non sono sicuro che i metodi applicati nelle rassegne sistematiche di Campbell et al e Tramèr et al siano capaci di rispondere alle domande di interesse attuale. Se mettiamo insieme i dati dai più vecchi studi sul dolore perderemo la maggior parte delle informazioni interessanti. (...) La questione interessante non è tanto se [Cannabis e cannabinoidi] sono analgesici più o meno potenti della codeina, ma piuttosto in quali tipi di dolore sono efficaci."
(Fonti: British Medical Journal del 7 Luglio e 24 Novembre 2001, http://www.bmj.com/)
Gran Bretagna — La polizia non sa come trattare il "cannabis café"
Il primo cannabis café della Gran Bretagna, a Stockford, Manchester, è stato perquisito dalla polizia per la seconda volta il 20 Novembre. Dopo averlo perquisito il 15 Settembre, il giorno in cui fu inaugurato, la polizia sembrava aver adottato una politica del vivi-e-lascia-fumare, riconoscendo generosamente che c'è "un dibattito in corso sui benefici medici, o di altro genere, della cannabis."
Il 20 Novembre, mentre la BBC era dentro il caffè per filmare un programma sulla politica della droga, la polizia è ritornata, ha fatto uscire tutti e ha accusato il proprietario, Colin Davies, e diverse altre persone di vari reati.
Un articolo nel New York Times ha detto che "non è chiaro quello che la polizia di Stockport pensa dell'esperienza olandese." In un sondaggio riservato, condotto fra i membri di DrugScope, un'associazione caritatevole sostenuta dal governo, l'81 per cento di 300 gruppi di forze di polizia, tribunali, giudici di sorveglianza e operatori dei servizi per le dipendenze hanno detto che la cannabis dovrebbe essere venduta in locali autorizzati, come pubs, caffè e negozi.
(Fonti: The Observer dell'11 Novembre 2001; New York Times del 22 Novembre 2001)
Notizie in breve
IACM — Bulletin
Ci sono al momento più di 2000 abbonati a una delle sei edizioni dello IACM-Bulletin in sei lingue. Gli abbonati sono raddoppiati ogni anno dalla nascita, nel 1997, dell'edizione tedesca.
Svizzera — Passi verso la legalizzazione
Il comitato per la salute del Consiglio Svizzero dei Cantoni (la camera alta del Parlamento Svizzero) ha votato 6 a 4 a favore della legalizzazione dell'uso e possesso di cannabis, seguendo la proposta del governo. La vendita e coltivazione di cannabis resterà un reato penale, ma non sarà perseguita in certe circostanze. Il voto è stato in risposta a una proposta del governo. Il prossimo passo implica un dibattito e un voto sulla proposta di legge da parte dell'intera Camera alta. (Fonte: AP del 13 Novembre 2001)
Scienza — Cannabidiolo
I meccanismi di azione del cannabidiolo (CBD) sono stati analizzati. E' stato evidenziato che il CBD interagisce con il recettore vanilloide di tipo 1 e aumenta il livello di anandamide. (Fonte: Bisogno et al. Br J Pharmacol 2001 Oct;134(4):845-52)
Scienza — Infiammazione intestinale
Nei topi, l'infiammazione dell'intestino aumenta la potenza degli agonisti dei cannabinoidi probabilmente mediante una 'up-regulation' (aumento di attività e/o di numero) dei recettori CB1. In aggiunta, gli endocannabinoidi, il cui turnover è aumentato nell'infiammazione intestinale , potrebbero inibire tonicamente la motilità intestinale. (Fonte: Izzo et al. Br J Pharmacol 2001 Oct;134(3):563-70)
Europa — Uso di Cannabis
L'Osservatorio Europeo per le Droghe e le Tossicodipendenze di Lisbona scrive nel suo rapporto annuale per il 2001 che la percentuale di adulti che hanno usato cannabis almeno una volta varia dal 10% della Finlandia al 20-25% di Danimarca, Francia, Irlanda, Olanda, Spagna e Gran Bretagna. Fra l'1% e il 9% degli adulti dell'Unione Europea hanno usato cannabis negli ultimi 12 mesi. (Fonte: Reuters del 20 Novembre 2001)
Scienza — Proliferazione cellulare
Gli endocannabinoidi sembrano inibire la proliferazione cellulare con un meccanismo che implica l'attivazione combinata sia dei recettori vanilloidi che, in minor misura, dei recettori dei cannabinoid. Tuttavia al momento non è conosciuto un meccanismo universale con cui i fitocannabinoidi influenzino la proliferazione cellulare (Fonte: Jacobsson et al. J Pharmacol Exp Ther 2001 Dec 1;299(3):951-959)
Scienza — Sensibilizzazione incrociata con la morfina
La somministrazione ripetuta di THC ai ratti induce sensibilizzazione comportamentale non solo ai cannabinoidi ma anche agli oppioidi. Questa sensibilizzazione incrociata era simmetrica, nel senso che i ratti sensibilizzati alla morfina lo erano anche ai cannabinoidi. Queste osservazioni sono ritenute dagli autori la base neurobiologica di una relazione fra l'uso di cannabis e l'uso di oppioidi. (Fonte: Cadoni et al. Psychopharmacology (Berl) 2001 Nov;158(3):259-266)
Scienza — Recettori nel cervello fetale
Nel cervello fetale umano, un basso numero di recettori per i cannabinoidi può essere osservato fin dalla 14ma settimana di gestazione. La densità dei recettori aumenta lentamente, ma anche alla fine della 24ma settimana non raggiunge i livelli adulti. La distribuzione dei recettori nel cervello fetale è marcatamente differente da quella nell'adulto. Il numero relativamente basso di recettori nel cervello fetale può spiegare le conseguenze relativamente lievi dell'uso di cannabis durante la gravidanza. (Fonte: Biegon A, Kerman IA. Neuroimage 2001 Dec;14(6):1463-1468)