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Bollettino IACM del 27 settembre 2000
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USA â I medici della California possono prescrivere la marijuana, secondo la sentenza di un giudice federale
Il governo federale non può mettere sotto processo i medici che prescrivono la marijuana per scopi medici ai pazienti come ha sentenziato il 7 settembre un giudice federale della California.
Il giudice di Corte distrettuale degli Stati Uniti William Alsup ha emesso una ingiunzione che blocca permanentemente al governo la possibilitĂ di revocare la licenza del medico di prescrivere il farmaco "solo perchĂŠ il medico prescrive la marijuana medica a un paziente sulla base di un parere medico sincero."
Il giudice ha inoltre scritto che la sua ordinanza si applica anche nel caso in cui "il medico anticipa che la prescrizione verrĂ , alternativamente, utilizzata dal paziente in violazione di una legge federale."
La sentenza potrebbe avere delle grandi ricadute per molti stati con leggi simili e costituisce l'ultimo sviluppo nell'ambito di un conflitto tra le leggi federali sugli stupefacenti e il referendum della California approvato dagli elettori nel 1996. L'iniziativa di stato permette a dei pazienti gravemente malati di coltivare e di utilizzare la marijuana per il sollievo dei dolori, con una prescrizione del medico. Iniziative simili a quelle della California sono passate in Alaska, Arizona, Hawaii, Maine, Nevada, Oregon e Stato di Washington.
Fonte: AP dell'8 settembre 2000, CNN.com dell'8 settembre 2000)
Canada â Il Ministro annuncia un nuovo atteggiamento riguardo all'utilizzo della marijuana per scopi medici.
Il 14 settembre il Ministro della SanitĂ Allan Rock annunciava le intenzioni del Ministero di sviluppare un nuovo approccio di regolamento per i Canadesi per avere accesso alla marijuana per scopi medici. Questo atto avrĂ valore indicativo rispetto ad alcune problematiche che derivavano dalla decisione della Corte d'Appello dell'Ontario nel caso di Terry Parker, in data 31 luglio.
Il nuovo regolamento definirĂ le circostanze e la modalitĂ secondo le quali verrĂ autorizzato l'uso di marijuana per scopi medici. "Noi intendiamo portare maggiore chiarezza al processo per quei Canadesi che potrebbero richiedere l'utilizzo di questo farmaco per alleviare i sintomi," affermava il Ministro Rock.
La questione di un appello sulla base delle questioni strettamente legali sollevate dalla decisione di Parker è ancora sotto esame. Fin quando il nuovo regolamento sarà in vigore, i Canadesi possono continuare a fare richiesta di esenzione per scopi medici secondo la Sezione 56 della legge sulle droghe e sostanze controllate. Un documento di guida ad interim ed un formulario sono disponibili in rete. Finora, 71 canadesi hanno ricevuto delle esenzioni.
(Fonte: dichiarazione stampa del Ministro della SanitĂ Canadese del 14 settembre 2000)
Notizie in breve
Australia
Il governo della Tasmania condurrĂ una inchiesta sull'uso medico della cannabis e del THC. Il Comitato di Sviluppo della ComunitĂ ha ricevuto un rapporto dal procuratore generale. Il Comitato deve considerare i problemi legati al riconoscimento legale della cannabis, oppure del suo derivato THC (dronabinolo), per utilizzi medici in rapporto ai problemi e alle conseguenze che potrebbero derivare da una simile decisione. Proposte e richieste vanno indirizzate a The Secretary, Community Development Committee, Parliament House, Hobart 7000, Australia; committees@parliament.tas.gov.au
Europa
La prossima primavera avrà luogo una conferenza europea sull'uso della cannabis a Guetersloh (Germania). L'incontro rappresenta una iniziativa del Ministro olandese della Sanità , Els Borst, in collaborazione con la Germania e la Svizzera. Secondo il Ministro, in molti paesi europei, il modo di pensare rispetto alla dannosità della cannabis sta diventando sempre piÚ equilibrato, e ciò dovrebbe riflettersi nel modo di pensare le politiche. Borst "Noi ci accorgiamo che in molti paesi europei la gente è giunta alla conclusione che l'uso moderato di cannabis, in particolare negli adulti, non costituisce il nostro problema principale, e che questo non rappresenta un grande problema di salute in assoluto". (Fonte: Intervista con il Ministro della Sanità Els Borst, radio 1 news del 6 settembre 2000; trascrizione e traduzione di Harry Bego)