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Bollettino IACM del 21 luglio 2003
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Canada â Il governo obbligato a fornire la cannabis ai pazienti
Il 9 luglio 2003 il governo canadese ha annunciato un piano provvisorio per fornire cannabis su base regolare a 582 persone che sono autorizzate dallo stesso governo a usare la droga per ragioni mediche.
Migliaia di canadesi frequentano giĂ abitualmente i cosiddetti âcompassion clubsâ, che distribuiscono cannabis a quanti si presentano muniti di una nota del medico che dice che la droga può essere dâaiuto alla loro condizione patologica. La polizia di tanto in tanto ha fatto irruzione in qualcuno di questi club ed ha sequestrato la sostanza, ma in linea di massima i club funzionano a cielo aperto e sono tollerati.
La decisione che dĂ il via libera al governo di fornire marijuana ai pazienti di malattie gravi è stata resa obbligatoria da una sentenza del gennaio scorso della Corte Superiore dellâOntario che rilevava come i regolamenti federali dâaccesso alla cannabis erano incostituzionali in quanto non prevedevano un sistema legale di distribuzione del farmaco ai pazienti. Il governo ha fatto appello contro la sentenza e il Ministro della SanitĂ Anne McLellan, scettica sullâuso terapeutico della marijuana, ha lasciato intendere che la distribuzione sarĂ interrotta se il suo dipartimento vincerĂ lâappello.
1650 pacchi di marijuana sono già confezionati e pronti per la vendita. Il governo afferma che è sua intenzione distribuire la droga attraverso il circuito dei medici, ma la Canadian Medical Association ha fortemente sconsigliato i suoi membri dal partecipare al programma, sostenendo che i medici potrebbero essere esposti a violenze o irruzioni nei loro uffici da parte di persone alla ricerca di cannabis.
I pazienti potranno comprare marijuana secca per 5 dollari canadesi (3.70 US $, 3.20 âŹ) per grammo, circa la metĂ del prezzo dei venditori di strada, oppure un pacchetto di 30 semi per 20 $ canadesi per poter coltivare le piante in proprio. Cindy Cripps-Prawak, direttrice dellâOffice of Medical Access, ha affermato che la cannabis ha un contenuto di THC del 10%.
La Signora Cripps-Prawak ha lasciato il suo posto lâ11 luglio. In precedenza, il Dr. Greg Robinson, che è anche un paziente con AIDS, ha rassegnato le dimissioni dal comitato consultivo di Health Canada, sostenendo che ormai era chiarissimo che il Ministro della SanitĂ Anne McLellan non vuole fornire la cannabis a coloro che ne hanno bisogno.
(Fonti: New York Times del 10 luglio 2003, Reuters del 10 luglio 2003, Associated Press del 10 luglio 2003 e Canadian Press del 16 luglio 2003)
USA â Appello alla Corte Suprema: il governo federale deciso a sanzionare i medici che raccomandano la cannabis
Lâamministrazione Bush ha chiesto alla Corte Suprema di far punire dalle autoritĂ federali i medici che raccomandano lâuso di marijuana ai propri pazienti. Il governo gradirebbe revocare le licenze federali alla prescrizione ai medici che dicono ai loro pazienti che la cannabis potrebbe esser loro dâaiuto.
Il 7 luglio i giuristi del Dipartimento alla Giustizia hanno chiesto allâAlta Corte di occuparsi dellâassunto durante la sua prossima sessione che inizia in ottobre. Lâamministrazione Bush, che ha preso una posizione dura contro le leggi statali sulla marijuana medica, ha chiesto allâAlta Corte di annullare una sentenza della Corte dâAppello della California secondo la quale le pene proposte violerebbero la libertĂ di parola sia dei medici che dei pazienti.
Nella sua decisione dellâottobre 2002 la Corte dâAppello degli USA a San Francisco avrebbe âdi fatto autorizzato i medici a trattare i loro pazienti con sostanze proibiteâ e interferito con le autoritĂ governative ânel far rispettare la legge in un settore vitale per la salute e la sicurezza pubblicaâ, stando alle dichiarazioni degli avvocati del Dipartimento alla Giustizia Mark Stern e Colette Matzzie.
Lâappello âè un segnale che questa amministrazione farĂ tutto ciò che è in suo potere per vanificare la volontĂ degli elettori californiani e di molti altri statiâ, ha dichiarato Graham Boyd, un avvocato della American Civil Liberties Union.
(Fonti: San Francisco Chronicle dellâ11 luglio 2003 e Associated Press dellâ11 luglio 2003)
Notizie in breve
Gran Bretagna â lâ86% in favore dellâuso terapeutico
Secondo un recente sondaggio dellâEconomic & Social Research Council (ECRS), il 41% dei Britannici sono attualmente in favore della legalizzazione della cannabis â nel 1983 erano solo il 12%. La maggioranza della popolazione (lâ86%) è favorevole a permettere ai medici di prescrivere cannabis a scopi terapeutici. Sono state sondate le opinioni di circa 1000 persone in Inghilterra e Galles e di 1600 in Scozia.
(Fonte: comunicato stampa dellâESRC del 15 luglio 2003)
Scienza â il CBD è neuroprotettivo
Eâ stata studiata nei gerbilli, da un gruppo di ricercatori italiani dellâUniversitĂ di Milano, lâazione potenziale del cannabidiolo (CBD), un costituente non psicoattivo della cannabis, nel prevenire i danni causati dallâischemia cerebrale, ossia da una riduzione dellâapporto allâencefalo di sangue e ossigeno. Sono state somministrate quantitĂ variabili di CBD 5 minuti dopo che il flusso ematico al cervello era stato interrotto per 10 minuti. Nei giorni successivi i gerbilli trattati con CBD stavano molto meglio di quelli non trattati e non è stata riscontrata la necrosi di certi neuroni. Lâeffetto neuroprotettivo era massimo alla dose di 5 mg/kg. Gli autori concludono che âquesti risultati suggeriscono un potenziale ruolo terapeutico del cannabidiolo nellâischemia cerebrale, anche se il meccanismo dâazione vero e proprio dev âessere ancora chiaritoâ.
(Fonte: Braida D et al. Neurosci Lett 2003 Jul 31; 346 [1-2]: 61-4)
USA â Scott Imler
Scott Imler