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Bollettino IACM del 19 ottobre 2014
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Scienza/Umana — Cannabis spray efficace contro il dolore neuropatico in studio a lungo termine
Lo spray a base di THC/CBD Sativex ha portato benefici alla maggior parte dei pazienti con dolore neuropatico periferico. Questo è il risultato di uno studio aperto a lungo termine condotto da ricercatori del Solihull Hospital, Regno Unito. In totale 380 pazienti con dolore neuropatico periferico associato a diabete o allodinia (aumentata sensibilità al dolore) sono entrati in questo studio da due trial randomizzati e controllati. I pazienti hanno ricevuto Sativex per 38 settimane in aggiunta alla loro terapia del dolore in essere.
In totale 234 pazienti hanno completato lo studio (62 per cento). Il punteggio del dolore ha mostrato una diminuzione nel tempo da una media di 6,9 punti (punteggio di base negli studi controllati) ad una media di 4,2 punti (fine dello studio aperto). La proporzione di pazienti che ha riportato un miglioramento nel dolore perlomeno clinicamente rilevante ha continuato ad aumentare con il tempo. Almeno la metà di tutti i pazienti ha riportato un miglioramento del 30 per cento in qualsiasi momento.
Scienza USA — Secondo un'indagine più del 90 per cento trovano la cannabis utile nel trattamento di condizioni mediche
La cannabis è stata utilizzata da oltre il 5 per cento dei cittadini californiani per scopi medici e oltre il 90 per cento ha dichiarato di averla trovata utile per il proprio stato. I ricercatori dell'Istituto di Sanità Pubblica a Sacramento, in California, hanno utilizzato i dati dal California Behavioral Risk Factor Surveillance System 2012, un indagine telefonica annuale a livello statale che raccoglie i dati sanitari di un campione rappresentativo di adulti.
Il 5% di 7525 adulti in California ha riferito l’uso di cannabis medica e la maggior parte degli utenti ritiene che essa abbia contribuito ad alleviare i sintomi o curare una grave condizione medica. La diffusione è risultata simile rispetto al sesso, all'istruzione e alla regione. "I risultati del nostro studio portano sostegno all'idea che la marijuana medica sia utilizzata ugualmente da molti gruppi di persone e non esclusivamente da un qualsiasi gruppo specifico" scrivono gli autori. Adulti di tutte le età hanno riportato l'uso di cannabis medica, anche se i giovani adulti sono i più propensi ad usarla.
Washington Post of 1 October 2014
Scienza/Umana — In un'indagine la cannabis è stata valutata dalle donne il trattamento alternativo più efficace per il dolore
Secondo i risultati di un nuovo sondaggio la cannabis medica è stata valutata il trattamento alternativo più efficace per alleviare il dolore cronico. Il sondaggio online su oltre 2.400 donne sofferenti di dolore cronico è stato condotto dal National Pain Report. Data una scelta di 11 diverse terapie alternative, molte donne hanno detto di aver provato diversi trattamenti nel corso dell'anno passato. Mentre la cannabis è stata una delle terapie alternative meno usate, si è rapidamente salito alla cima quando alle donne è stato chiesto circa l'efficacia dei trattamenti che avevano provato. Quasi l'80 per cento delle 431 donne che hanno utilizzato la cannabis ha detto che essa ha aiutato ad alleviare il loro dolore.
Molte donne hanno dichiarato di essere curiose a riguardo della cannabis medica, ma avevano paura di provare perché la cannabis è illegale nei paesi e negli stati in cui vivono. "Mi piacerebbe provare la marijuana medica", ha scritto una donna. "Ma non è disponibile legalmente in Australia, non si dovrebbe essere costretti a commettere un crimine solo per avere la possibilità di vivere senza dolore". "La marijuana ... aiuta più del Tramadolo, ma non posso ottenerla legalmente in Finlandia. Anche se potessi ottenere una prescrizione, è troppo cara per me" ha scritto un'altra donna che soffre di artrosi e mal di schiena.
American News Report of 18 September 2014
Scienza/Umana — Il cannabidiolo migliora la qualità della vita nei pazienti con morbo di Parkinson
Ci può essere un possibile effetto del CBD (cannabidiolo) nel miglioramento della qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson. Questo è il risultato di uno studio condotto da ricercatori brasiliani dell'Università di San Paolo. Da un campione di 119 pazienti valutati consecutivamente in una clinica ambulatoriale specializzata in disturbi del movimento, hanno selezionato 21 pazienti senza demenza o condizioni psichiatriche di comorbidità. I partecipanti sono stati assegnati a tre gruppi di sette soggetti ciascuno, i quali sono stati trattati con placebo, 75 mg di CBD al giorno o 300 mg di CBD al giorno.
La somministrazione della dose di 300 mg di CBD al giorno è stata associata con "punteggi totali medi significativamente diversi" del benessere e della qualità della vita rispetto al placebo. Tuttavia il CBD non ha attenuato i sintomi generali della malattia, né è stato dimostrato essere neuroprotettivo. "Questo studio indica un possibile effetto del CBD nel miglioramento delle misure relative alla qualità della vita dei pazienti col Parkinson senza comorbidità psichiatriche" hanno scritto gli autori.
Scienza/Umana — I pazienti che usano cannabis possono avere un esito più favorevole dopo una lesione cerebrale traumatica
"Un’effetto protettivo del THC è stato associato ad una ridotta mortalità nei pazienti adulti in condizioni di TBI [trauma cerebrale]", hanno scritto ricercatori della Harbor-UCLA Medical Center di Torrance, in California. Essi hanno stabilito una relazione tra la presenza di uno schermo tossicologico positivo nel tetraidrocannabinolo (THC) e la mortalità dopo trauma cranico. È stata eseguita una revisione retrospettiva a 3 anni dei dati di pazienti che avevano subito lesioni cerebrali traumatiche in presenza di uno schermo tossicologico.
Ci sono stati 446 casi rispondenti a determinati criteri di inclusione. L'incidenza di uno schermo positivo dovuto al THC era del 18,4 per cento (82 casi). La mortalità complessiva era del 9,9 per cento (44 casi). Tuttavia la mortalità nel gruppo positivo al THC era solo del 2,4 per cento e significativamente minore rispetto al gruppo negativo al THC (11,5 per cento).
Notizie in breve
Scienza/Umana — Il sistema endocannabinoide è coinvolto nella riduzione del dolore causata da esercizio
In uno studio con 58 uomini e donne, i ricercatori hanno trovato indizi a supporto di un potenziale meccanismo endocannabinoide di riduzione del dolore dopo esercizio isometrico.
Dipartimento di Scienze Motorie, Università del Wisconsin-Madison, USA.
Koltyn KF, et al. J Pain. 2014 Sep 23. [in stampa]
Scienza/Umana — L'uso di cannabis riduce la coagulazione del sangue
L’attivazione dei recettori dei cannabinoidi dovuta all’uso di cannabis riduce l'attivazione piastrinica e la coagulazione del sangue sia in esperimenti con cellule, sia negli esseri umani. Gli autori hanno scritto che questo "potrebbe rivelarsi utile nella ricerca di nuove terapie antitrombotiche."
Dipartimento di Chimica Clinica ed Ematologia, Università di Utrecht Medical Center, Paesi Bassi.
De Angelis V, et al. PLoS One 2014;9(9):e108282.
USA — Il ministro della Giustizia dice che è il momento di riconsiderare la classificazione della cannabis
In un'intervista con Yahoo News, il Procuratore Generale USA Eric Holder, a capo del Dipartimento di Giustizia, ha detto che è il momento di riconsiderare la classificazione giuridica della cannabis nel sistema del governo federale. Secondo l'attuale classificazione, la cannabis è posta nella stessa categoria dell'eroina. La riclassificazione, quindi, potrebbe cambiare drammaticamente il modo in cui il governo federale gestisce la cannabis nella guerra alle droghe. Holder ha recentemente annunciato che si dimetterà dal suo posto.
Giamaica — Depenalizzazione cannabis prevista per la fine dell'anno
Il Ministro della Giustizia della Giamaica Mark Golding ha detto ai giornalisti che entro la fine del 2014 i legislatori dovrebbero rendere il possesso di 2 once (56 grammi) o meno di cannabis un reato minore. Per tale data si aspetta anche la sua depenalizzazione e legalizzazione per gli scopi religiosi dei rastafariani.
Associated Press of 30 September 2014
Israele — I riservisti dell'esercito sono autorizzati a usare la cannabis medica
L'esercito israeliano ha deciso di consentire ai soldati di riserva in possesso di una prescrizione di cannabis medica di continuare a utilizzare il farmaco anche mentre eseguono il loro dovere di riserva attiva. La decisione riguarda qualche centinaio di soldati di riserva, l'esercito non ha per il momento pubblicato linee guida precise.
Times of Israel of 22 September 2014
Scienza/Animale — I cannabinoidi riducono l'infiammazione intestinale
I cannabinoidi, agendo sui recettori dei cannabinoidi centrali e periferici, alleviano nei topi l’infiammazione intestinale indotta sperimentalmente.
Istituto per malattie croniche Snyder, Dipartimento di Medicina, Università di Calgary, Canada.
Fichna J, et al. PLoS One 2014;9(10):e109115.
Scienza/Animale — Il cannabigerolo ha inibito il cancro al colon
In modelli murini lo sviluppo del cancro del colon è stato inibito dal cannabigerolo, un cannabinoide naturale non psicotropo. Questo effetto è stato mediato dall’antagonismo di TRPM8 (transient receptor potential M8).
Dipartimento di Farmacia, Università di Napoli Federico II, Italia.
Borrelli F, et al. Carcinogenesis. 2014 Sep 30 [in stampa]
Scienza/Animale — R-flurbiprofen attenua l'infiammazione in un modello murino di SM
R-flurbiprofene ha una struttura chimica simile a quella del farmaco non steroideo anti-infiammatorio flurbiprofene, che è stato considerato un rimedio per la malattia di Alzheimer. Ora è stato dimostrato che è efficace in un modello murino di sclerosi multipla. I ricercatori hanno concluso che "i promettenti risultati suggeriscono la potenziale efficacia di R-flurbiprofene nella MS umana e la sua bassa tossicità può giustificare una sperimentazione clinica."
Istituto di Farmacologia Clinica Goethe-University Hospital, Francoforte sul Meno, Germania.
Schmitz K, et al. EMBO Mol Med. 2014 Sep 30. [in stampa]
Scienza/Animale — Effetti protettivi sui nervi del CBG nella malattia di Huntington
Il CBG (cannabigerolo) è risultato "estremamente" neuroprotettivo in due modelli murini della malattia di Huntington. Gli autori hanno scritto che questi "risultati aprono nuove strade di ricerca per l'uso del CBG, da solo o in combinazione con altri fitocannabinoidi o terapie, per il trattamento di malattie neurodegenerative come l'HD."
Instituto Universitario di Ricerca in Neurochimica, Università Complutense, Madrid, Spagna.
Valdeolivas S, et al. Neurotherapeutics. 2014 Sep 25. [in stampa]