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Bollettino IACM del 17 febbraio 2015

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USA — L’American Academy of Pediatrics dice che la cannabis ha valore medico per alcuni bambini

L'American Academy of Pediatrics (AAP), che ha il più grande programma di pubblicazione pediatrica nel mondo, raccomanda, in una nuova dichiarazione, la depenalizzazione della cannabis e dice che potrebbe essere utile per alcuni bambini. "L'AAP si oppone alla 'marijuana medica' al di fuori del processo di regolamentazione della Food and Drug Administration", dice la nuova dichiarazione. Tuttavia riconosce che i bambini con alcune patologie potrebbero beneficiare della cannabis.

"Nonostante questa opposizione all’uso, l'AAP riconosce che la marijuana può attualmente essere un'opzione per la somministrazione di cannabinoidi ai bambini con condizioni gravemente debilitanti o che ne limitino la vita e per le quali le terapie attuali sono inadeguate", continua la dichiarazione. "L'illegalità della marijuana ha portato alla carcerazione di centinaia di migliaia di adolescenti, con sovrarappresentazione dei giovani delle minoranze", afferma la dichiarazione. "Una fedina penale può avere effetti negativi per tutta la vita su un adolescente che altrimenti non avrebbe avuto alcuna storia di giustizia penale. Questi effetti possono includere l’ineleggibilità per i prestiti universitari, abitazioni, aiuti finanziari e per alcuni tipi di posti di lavoro."

UPI of 26 January 2015

Huffington Post of 26 January 2015

Germania — Il governo prevede di facilitare l'uso medico della cannabis

Il governo vuole facilitare l'accesso dei pazienti alla cannabis a scopo terapeutico. "E' mio obiettivo che in futuro più persone rispetto ad oggi ricevano la cannabis come medicina," ha dichiarato in un’intervista Marlene Mortler (partito conservatore Democratici-Cristiani), Commissario alle Droghe del governo federale. Il Ministro della Salute federale Hermann Grohe (Democratici-Cristiani) ha annunciato un cambiamento della legge, la quale intende anche chiarire il rimborso dalle assicurazioni sanitarie. Secondo Mortler le assicurazioni sanitarie copriranno il costo dell'uso di cannabis in casi clinicamente giustificati. Si ha in programma di introdurre una legge nel Bundestag, il parlamento tedesco, entro la fine dell'anno, in modo che la legge possa entrare in vigore il prossimo anno.

Mortler ha detto che "non è facile" decidere chi ha davvero bisogno della cannabis come medicina. "E' nostro desiderio che i malati gravi, che trovano sollievo solo con l'uso di cannabis medica, siano trattati bene", ha detto Grohe. A parte la questione del rimborso dalle assicurazioni sanitarie in casi medicalmente necessari, deve essere chiarito "come l'abuso possa essere prevenuto in maniera efficace." Il cambiamento è stato accolto con favore, tra gli altri, dai rappresentanti di tutti i partiti politici del Bundestag, i rappresentanti dei pazienti, nonché il presidente del German Medical Association, il dottor Frank Ulrich Montgomery. Tuttavia i piani dettagliati del governo federale non sono ancora noti. "Purtroppo, sulla base delle informazioni disponibili, ci aspettiamo che il governo federale non farà un solo passo in più per migliorare la situazione dei pazienti rispetto a quelli a cui è costretto dalle cause legali in corso. Vuole evidentemente impedire l’arrivo di una sentenza, attesa nel 2016, che probabilmente consentirà, se le leggi rimangono come sono attualmente, l’autocoltivazione di cannabis da parte dei pazienti" ha detto in prima analisi il dottor Franjo Grotenhermen, presidente del ACM tedesca (Associazione per la Cannabis come Medicina).

Die Welt of 3 February 2015

Scienza/Umana — L'uso di cannabis quotidiano da parte di adolescenti e adulti non è associato con una ridotta massa del cervello

Secondo un nuovo studio condotto da neuroscienziati dell'Università del Colorado a Boulder, durante il controllo per gli effetti del consumo di alcol in chi sia beve che fuma cannabis, il consumo quotidiano di cannabis non è associato con il restringimento del cervello. Il Dottor Kent Hutchison, autore capo dello studio, ha detto che il suo team ha esaminato un certo numero di lavori scientifici che hanno dimostrato che la cannabis provochi la riduzione di varie parti del cervello, scoprendo che gli studi non erano coerenti.

"Finora non c’è granchè di prove che suggeriscono la presenza di queste variazioni di volume lordo nel cervello", ha detto Hutchison in un'intervista a Reuters. In particolare il suo studio ha esaminato una pubblicazione uscita lo scorso anno da ricercatori della Northwestern University che ha individuato modifiche al nucleo accumbens e al nucleo dell'amigdala, regioni del cervello che sono fondamentali per la regolazione dell’emozione e della motivazione, in consumatori di cannabis che fumano da 1 a 7 sigarette di cannabis a settimana. La squadra di Hutchison ha cercato di replicare questi risultati con l'assunzione di decine di adulti e adolescenti e la conduzione di imaging cerebrale su di loro e confrontando infine i consumatori quotidiani di cannabis ai non utilizzatori. Ma ha detto di aver seguito un approccio diverso in modo da escludere gli effetti dell'alcol. Il documento di Hutchison scrive: "Non abbiamo trovato alcuna evidenza di differenze nei volumi di accumbens, amigdala, ippocampo e cervelletto tra consumatori quotidiani e non utilizzatori, sia negli adulti che negli adolescenti".

Weiland BJ, Thayer RE, Depue BE, Sabbineni A, Bryan AD, Hutchison KE. Daily marijuana use is not associated with brain morphometric measures in adolescents or adults. J Neurosci 2015;35(4):1505-12.

Reuters of 4 February 2015

Notizie in breve

Scienza/Umana — L'uso di cannabis è stato associato ad una diminuzione del rischio di cancro alla vescica

In uno studio con 84.170 uomini di età compresa tra i 45 e i 69 anni, l'uso di cannabis è stato associato ad una riduzione del 45% dell'incidenza del cancro alla vescica, mentre l'uso del tabacco è stato associato ad un aumento del 52% del rischio di cancro. Gli autori hanno concluso che "in questo gruppo di popolazione l'uso di cannabis può essere inversamente associato al rischio di cancro alla vescica."

Kaiser Permanente Los Angeles Medical Center, USA.

Thomas AA, et al. Urology 2015;85(2):388-93.

USA — Il medico più alto in carica degli USA dice che la cannabis può essere utile in alcune condizioni mediche

Il medico più alto in carica degli USA ha detto che la cannabis può aiutare alcuni pazienti. "Abbiamo alcuni dati preliminari che mostrano che, per alcune condizioni mediche e sintomi, la marijuana può essere utile" ha detto in un'intervista il Chirurgo Generale degli Stati Uniti. Il Chirurgo Generale (Surgeon General) degli Stati Uniti è il capo della U.S. Public Health Service Commissioned Corps, uno dei sette servizi in uniforme degli Stati Uniti, come l'esercito americano o la US Air Force, quindi il portavoce principale in materia di salute pubblica nel governo federale.

Reuters of 4 February 2015

USA — Convegno del Consiglio Americano per le piante farmacologicamente attive

Il Consiglio Americano per le piante farmacologicamente attive (ACMAP, American Council for Medicinally Active Plants) sta invitando i membri dell'IACM ad inviare abstract per la prossima conferenza che si terrà nel mese di giugno 2015 a Spokane, Washington. Il termine di invio degli abstract per i contributi orali o per le presentazioni su manifesto è il 15 marzo 2015. Per ulteriori informazioni consultare il sito ACMAP

Repubblica Ceca — Conferenza sulla cannabis medica

Ci sarà un conferenza sulla "Cannabis Medica e Cannabinoidi" dal 4 al 7 marzo 2015 a Praga. Durante la conferenza verrà fondata un'associazione dedicata all'uso medico della cannabis. Maggiori informazioni presso il sito web della conferenza

Scienza/Cellule — Gli endocannabinoidi uccidono le cellule tumorali della prostata

Gli endocannabinoidi 2-AG (2-arachidonoil glicerolo) e un prodotto sintetico analogo all’anandamide, il methanandamide, hanno indotto la morte cellulare programmata nelle cellule di cancro alla prostata.

Facoltà di Medicina, Università del Cile, Santiago, Cile.

Orellana-Serradell O, et al. Oncol Rep. 2015 Jan 21. [in stampa]

Scienza/Umana — L'uso di cannabis può avere effetti negativi sul corso delle psicosi

In uno studio di tre anni con 678 pazienti affetti da psicosi, l’uso di cannabis ha avuto un effetto negativo di lunga durata sul decorso della malattia, in particolare quando persistente.

Centro Medico Accademico, Amsterdam, Paesi Bassi.

van der Meer FJ, et al. Psychol Med. 2015 Feb 5:1-12. [in stampa]

Scienza/Umana — L'uso di cannabis è associato ad un più alto livello di umore e inferiore valutazione di funzionamento globale nel disturbo bipolare

In uno studio di un anno, l’uso di cannabis è stato associato con un umore elevato e inferiore valutazione di funzionamento globale (GAF) in 62 pazienti con disturbo bipolare .

Ospedale Universitario e Istituto di Medicina Clinica, Università di Oslo, Norvegia.

Kvitland L, et al. BMC Psychiatry 2015;15(1):11

Scienza USA — Diminuzione significativa del rischio percepito del consumo di cannabis

Tra il 2002 e il 2012 c'è stata negli Stati Uniti una significativa riduzione del rischio percepito associato all'uso occasionale e regolare di cannabis. Giovane età, sesso maschile e utilizzo nel mese passato erano fattori altamente associati alla diminuzione del rischio percepito.

Drexel University College of Medicine, Philadelphia, USA.

Okaneku J, et al. Clin Toxicol (Phila). 2015 Feb 3:1-5. [in stampa]

Scienza/Umana — Disregolazione del sistema endocannabinoide nei pazienti con anoressia nervosa

In uno studio con 14 pazienti con anoressia nervosa, la reazione all’assunzione di cibo dei livelli di alcuni endocannabinoidi differiva dalla reazione in soggetti sani.

Dipartimento di Psichiatria, Seconda Università di Napoli, Italia.

Monteleone AM, et al. Am J Clin Nutr 2015;101(2):262-9.

Scienza/Cellule — Il blocco del recettore CB2 ha diminuito la proliferazione del cancro delle cellule del plasma

Un agonista inverso sintetico (phenylacetylamide) del recettore CB2 ha inibito la proliferazione di cellule di mieloma multiplo mediante l’induzione della morte cellulare programmata (apoptosi). Il mieloma multiplo è un tumore delle cellule del plasma, un tipo di globuli bianchi.

Università di Pittsburgh, Pennsylvania, USA.

Feng R, et al. Mol Carcinog. 2015 Jan 16. [in stampa]

Scienza/Animale — Il CBD ha ridotto l'infiammazione in un modello animale di sclerosi multipla

Il trattamento con CBD (cannabidiolo) o PEA (palmitoiletanolamide) in un modello murino di sclerosi multipla ha ridotto la gravità della malattia, diminuendo anche l’infiammazione. Tuttavia la combinazione di CBD e PEA era meno efficace di entrambi i farmaci da soli.

Shahid Beheshti University of Medical Sciences, Teheran, Iran.

Rahimi A, et al. Neuroscience. 2015 Jan 27. [in stampa]

Scienza/Umana — Palmitoiletanolamide aumenta il livello ematico di 2-AG

PEA (palmitoiletanolamide) ha elevato in modo significativo i livelli ematici dell’endocannabinoide 2-AG negli esseri umani e nei cani. 2-AG esercita i suoi effetti attraverso l'attivazione dei recettori dei cannabinoidi e dei canali TRPV1 (recettori vanilloidi). Gli autori hanno concluso che "queste osservazioni possono spiegare perché alcuni effetti di PEA possono essere attenuati dai recettori dei cannabinoidi o dagli antagonisti dei canali TRPV1."

Gruppo di Ricerca Endocannabinoide, Istituto di Chimica Biomolecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pozzuoli, Italia.

Petrosino S, et al. Br J Pharmacol. 2015 Jan 19. [in stampa]

Scienza/Animale — Un cannabinoide sintetico aumenta gli effetti anti-convulsivanti dei farmaci antiepilettici

In un modello murino di epilessia il cannabinoide sintetico WIN 55,212-2, che si comporta in maniera simile al THC con i recettori dei cannabinoidi, ha aumentato l’azione anticonvulsivante di alcuni farmaci antiepilettici, come gabapentin e levetiracetam.

Dipartimento di Sanità Pubblica, Istituto di Salute Rurale, Lublin, Polonia.

Florek-Luszczki M, et al. Pharmacol Biochem Behav 2015;130C:53-58.