Pubblicato
Ultimo aggiornamento
tempo di lettura

Bollettino IACM del 16 marzo 2008

Authors

In accordo con quanto riportato da radio Praga il 4 marzo l’Alta Corte ha dichiarato che la coltivazione di cannabis a scopo medico non è un crimine. La corte si è espressa sul caso di una donna che è stata considerata colpevole da un tribunale inferiore, ma che ha sempre sostenuto che la canapa da lei coltivata era utilizzata come lenitivo per disordini di stomaco e della pelle e non per gli effetti psicoattivi. Nella Repubblica Ceca si registra un aumento dell’uso della cannabis a fine terapeutico.

La semplice scoperta delle piante non è stata sufficiente per la condanna. Invece, sarebbe stato necessario provare l’intenzione di ottenere marijuana dalle piante. Il giudizio ha dichiarato che la coltivazione di canapa al fine di produrre un unguento per la pelle potrebbe comunque costituire solo un piccolo rischio pubblico e non dovrebbe essere criminalizzato. Il caso dovrà essere nuovamente trattato dal tribunale inferiore.

L’intero articolo (in tedesco) è disponibile alll’ indirizzo:

(Fonte: Radio Praga del 4 Marzo 2008)

Spagna — Secondo la sentenza di un giudice, un uomo che coltivava cannabis per uso medico personale, non è colpevole; il governo riconosce le qualità terapeutiche della cannabis.

Un giudice della città di Ferrol ha dichiarato non colpevole un paziente che coltivava e usava cannabis come trattamento di dolori e spasticità dovute ad una lesione del midollo spinale, perché non ha commesso un crimine contro la salute pubblica. In Spagna è legale coltivare cannabis a casa propria per uso personale, anche ricreativo. L’uomo in questione, Juan Manuel Rodríguez, di 32 anni d’età, non coltivava cannabis a casa sua, ma in un centro di cura del servizio nazionale della salute, ed era stato denunciato dal direttore del centro.

Nel frattempo, il governo spagnolo ha riconosciuto le qualità terapeutiche della cannabis in alcune malattie. L’attuale programma nazionale sulle droghe emanato dal Ministero della Salute dice che “il potenziale terapeutico della cannabis è stato ampiamente riconsiderato” e che “esistono evidenze scientifiche a favore dell’uso terapeutico nei confronti di nausea e vomito nei trattamenti antineoplastici, nella perdita dell’appetito nei malati di AIDS e nei malati terminali di cancro, e nel trattamento del dolore neuropatico nella sclerosi multipla.”

Informazioni sul paziente sono disponibili sul suo sito web:

http://juanma-marihuana-medicinal.blogspot.com

Il "Plan Nacional sobre Drogas" è disponibile su: http://www.pnsd.msc.es

(Fonti: La Voz de Galicia del 6 Febbraio 2008, Plan Nacional sobre Drogas)

USA — I cittadini del Michigan decideranno in Novembre la legalità dell’uso medico della cannabis, nel loro stato.

I sostenitori di un provvedimento che dovrebbe permettere un uso medico controllato della cannabis hanno raccolto abbastanza firme da riuscire ad inserire la questione nelle votazioni di Novembre. L’iniziativa dovrebbe permettere ai pazienti di coltivare piccole quantità di cannabis al fine di dare sollievo ai dolori associati a malattie come cancro, AIDS, sclerosi multipla ed altre. Un’approvazione o una raccomandazione da parte di un medico dovrebbe essere richiesta per poter usare la cannabis. Una carta di identificazione dovrebbe essere fornita al fine di poter riconoscere un paziente registrato. Esistono iniziative simili per la legalizzazione dell’uso medico della cannabis anche in altri stati.

In Illinois il 5 marzo il comitato per la sanità pubblica del senato ha votato 6 a 4 per una legge simile, ma poi non è passata in parlamento. Secondo un’indagine di “Drug War Chronicle” ci sono altre iniziative da parte di legislatori in merito all’uso medico della cannabis negli stati di Alabama, Minnesota, New Jersey e New York. Secondo una recente indagine su 625 elettori registrati in Illinois, il 68% è favorevole all’uso medico della cannabis per persone malate.

(Fonti: Peoria Journal Star del 11 Marzo 2008, Associated Press del 3 e 5 Marzo 2008, www.stopthedrugwar.org/chronicle)

Notizie in breve

Scienza — Rilevamento del THC

Ricercatori dell’Università di Heidelberg hanno studiato la presenza del THC, a 24 ore dall’ultima inalazione, su un campione di persone così suddiviso: 16 consumatori pesanti (più di uno spinello al giorno), 15 consumatori moderati e 6 consumatori leggeri. Il THC è stato riscontrato nel sangue di 9 (56%), 6 (40%) e 1 (17%) rispettivamente dei consumatori pesanti, moderati e leggeri. I ricercatori hanno concluso che la presenza di bassi livelli di THC nel sangue “non può essere considerata inequivocamente prova di uso recente di cannabis.” (Fonte: Skopp G & Poetsch L. J Anal Toxicol 2008;32(2):160-4.)

Nazioni Unite — Dichiarazione di Antonio Costa

L’annuale Conferenza del comitato sugli stupefacenti (CND) delle Nazioni Unite è iniziata il 10 Marzo. E’ stata aperta dal direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli stupefacenti e il crimine (UNODC), Antonio Costa, che considerando la salute un diritto umano di base, ha detto che il principio della salute dovrebbe essere la base del controllo delle droghe. Troppe persone sono in prigione e troppo poche ricevono cure. Costa ha criticato la pena di morte per le violazioni della legge sulle droghe, considerandole non abbastanza gravi da giustificare una sentenza capitale. Ha aggiunto “Benché le droghe uccidano, non credo che dobbiamo uccidere a causa delle droghe”. (Fonte: www.dailydose.net )

Olanda — Politica sulle droghe

Il parlamento ha deciso di rivedere la politica sulle droghe. Lo scopo è di determinare se la pratica di ignorare l’uso delle droghe leggere ha limitato il rischio connesso all’uso di droghe, confermando quanto progettato in origine. Durante il dibattito parlamentare, il ministro della giustizia Ernst Hirsch Ballin, ha detto di stare considerando un piano di abbattimento della produzione di cannabis in Olanda, in particolare il numero di negozi che vendono forniture per la coltivazione, come semi, luci speciali e concimi. (Fonte: Dutch News del 6 Marzo 2008)

Scienza — Steatosi epatica alcolica

Alcuni ricercatori americani hanno trovato in studi animali che l’uso di alcool aumenta l’attivazione dei recettori CB1 del fegato e la concentrazione di endocannabinoidi 2-AG. L’attivazione dei recettori CB1 nel fegato viene considerata responsabile dello sviluppo della steatosi epatica alcolica (“fegato grasso alcolico”). (Fonte: Jeong WI, et al. Cell Metab 2008;7(3):227-35.)

Scienza — Cancro

In Nuova Zelanda, un gruppo di ricercatori non ha trovato relazioni tra l’uso di cannabis e il cancro alla testa e al collo, in un piccolo studio condotto su 75 malati e 319 controlli sani. Al contrario, l’uso di tabacco e alcool sono associati all’aumento del rischio di cancro. (Fonte: Aldington S, et al. Otolaryngol Head Neck Surg 2008;138(3):374-80.)