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Bollettino IACM del 12 giugno 2001

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USA — Robert Randall é morto

Robert Randall che fece storia nel 1976, quando convinse una Corte federale a Washington, a fornirgli accesso alla marijuana da parte del governo, é morto il 2 giugno all'età di 53 anni nella sua casa di Sarasota, Florida, per complicazioni dovute alla sua malattia, l'AIDS.

Randall aveva sviluppato un glaucoma da giovane. Un medico oculista gli aveva predetto agli inizi degli anni settanta che sarebbe divenuto completamente cieco entro pochi anni. Ma lui non ha mai perso la vista. Coltivava la sua cannabis fino a quando venne arrestato e condannato. Si sottopose poi a numerose ricerche, che dimostravano come non vi fosse nessun altra medicina disponibile contro il glaucoma in condizione di ridurre ala sua pressione intraoculare e di tenere sotto controllo la distruzione della sua vista. Lui utilizzò questo argomento facendo richiesta di una fonte legale di marijuana.

Nel novembre del 1976 Randall divenne la prima persona nella storia moderna degli Stati Uniti, ad ottenere una fornitura medicale legale di marijuana. Nel 1978 il Governo federale istituì un programma speciale ("Compassionate IND") con il quale lui e pochi altri pazienti ottennero accesso al farmaco non autorizzato.

Nel 1981 Randall e sua moglie Alice O'Leary fondarono la "Alliance for Cannabis Therapeutics"(ACT), una organizzazione per la riforma delle leggi che proibiscono l'uso medico della marijuana. Nei primi anni 90 Randall si concentrò sugli effetti terapeutici della marijuana nei pazienti AIDS, e aiutava i pazienti di AIDS ad ottenere accesso alla cannabis sotto il programma 'Compassionate IND'. Centinaia di pazienti richiesero la cannabis secondo questo programma, che il governo interruppe improvvisamente. Solamente Randall e altri sette pazienti continuarono ad ottenere della marijuana medica legale da parte del governo.

(Fonte: Associated Press del 5 giugno 2001)

USA — Registrazione per l'utilizzo medico della cannabis

NEVADA: I legislatori statali votarono il 4 giugno per la legalizzazione della marijuana per gli scopi medici e per l'alleggerimento delle pene per il possesso della droga. La proposta di legge permetterà ai malati gravi del Nevada, di detenere fino a sette piante di cannabis per il proprio fabbisogno e permette la costituzione di un sistema di registrazione statale per i pazienti a cui i medici raccomandano l'utilizzo di marijuana per scopi medici. I cittadini del Nevada votavano nel 1998 e nel 2000 con maggioranza schiacciante per la legalizzazione dell'utilizzo medico della marijuana.

COLORADO: Il 1 giugno i due primi cittadini del Colorado hanno ottenuto le loro tessere per la marijuana medica. Era il primo giorno di un programma per l'uso medico della cannabis. Nel primo anno si attendono per lo meno 600 richieste se si parte dai dati del programma medico sulla marijuana del' Oregon. La legge non é entrata in vigore non senza un avviso da parte del governatore Bill Owens e del procuratore generale Ken Salazar ai medici dello stato. In questa dichiarazione si afferma, che essi saranno possibili vittime di un procedimento penale da parte delle leggi federali, se raccomanderanno il trattamento.

CALIFORNIA: I senatori conservatori e liberali hanno deliberato congiuntamente in data 6 giugno un sistema di registrazione statale per la marijuana medica. La proposta di legge difende la legge californiana per l'utilizzo terapeutico della marijuana contro la sentenza della Corte Suprema dello scorso mese, secondo il quale, la legge statale (Proposition 215) non può sostituire le leggi federali dirette contro la distribuzione della marijuana. La proposta di legge é passata al Senato con 23 voti a 8.

(Fonti: UPI del 1 giugno 2001, Denver Rocky Moutains News del 2 giugno 2001, Associated press del 4 giugno 2001, Sacramento Bee del 6 giugno 2001)

Notizie in breve

Scienza — Emesi indotta dagli oppioidi

Gli oppiacei inducono spesso nausea e vomito. I cannabinoidi sarebbero in grado di ridurre il vomito indotto dagli oppioidi in un esperimento animale condotto sui furetti. Un antagonista dei ricettori CB1ma non un antagonista dei ricettori CB2 blocca questo effetto antiemetico, cosa che suggerisce, che gli effetti antiemetici dei cannabinoidi sembrano essere veicolati da parte del sistema nervoso centrale. (Fonte: Simoneau II, et al. Anesthesiology 2001 May;94(5):882-887.)

Spagna — Aragona

Dopo che i parlamenti in Catalogna e nelle Baleari anche il Parlamento di Aragona ha votato all'unanimità il 30 maggio per far pressione sul governo centrale di Madrid al fine di legalizzare l'utilizzo terapeutico della cannabis. (Fonte: Diario Médico del 31 maggio 2001)

Belgio — Permessi degli esperimenti clinici

Il governo ha approvato una decisione regale che autorizza l'uso medico della cannabis all'interno di esperimenti clinici. Il re deve firmare la decisione a giugno. La cannabis deve venire prescritta da parte di un dottore di un ospedale universitario, un centro per la terapia del dolore, oppure un ospedale con una autorizzazione a trattare gli effetti collaterali della chemioterapia, del glaucoma, della sclerosi multipla, dell'AIDS oppure del dolore cronico. (Fonte: Comunicato stampa del Governo del Belgio del 1 giugno 2001)

Scienza — CT-3

Gli effetti sinergici degli oppiodi e dei cannabinoidi, specificamente dei CT-3, un derivato sintetico del THC, nella terapia del dolore verranno ricercati alla Università di Sydney sotto la direzione del dot. Christopher W. Vaughan. Se gli esperimenti avranno successo, questa ricerca fornirà una base razionale alle sinergie analgesiche tra il CT-3, gli oppioidi e i farmaci antinfiammatori non steroidali. (Fonte: Business Wire del 29 maggio 2001)

Israele — Dexabinolo

La Pharmos Corporation é stata fornita di un fondo di 1,7 milioni di dollari da parte de governo israeliano per sviluppare lo sviluppo del dexanabinolo per le lesioni traumatiche del cervello. Il dexanabinolo é un derivato sintetico non psicotropo del THC con proprietà neuroprotettive. (Fonte: PR Newswire del 29 maggio 2001)

Canada — Appoggio da parte dei conservatori

Delle mosse per depenalizzare l'uso della cannabis ottengono l'appoggio di numerosi conservatori. Joe Clark, leader del Partito Conservatore Progressista, affermava che andrebbero garantite delle pene più leggere per il possesso di marijuana. Keith Martin della Canadian Alliance afferma: "Dei criminali seri, violentatori, pedofili e assassini non vengono processati perché i tribunali sono pieni di ragazzi che sono stati beccati con una canna in tasca. E' una battaglia perdente e uno spreco di denaro dei contribuenti." (Fonte: Wall Street Journal del 5 giugno 2001)