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Bollettino IACM del 28 settembre 2005

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Scienza — Solo un modesto aumento della potenza della cannabis in Europa negli ultimi 10 anni

Secondo un editoriale della rivista Addiction le evidenze disponibili suggeriscono "che la potenza della resina e della cannabis importate in Europa hanno avuto poco o nessun cambiamento negli ultimi 10 anni." Gli autori criticano le preoccupazioni e le pretese che l’aumento di potenza di alcune forme di cannabis (sinsemilla) provocherebbero un aumento dei problemi di salute.

In Europa, il contenuto di THC della cannabis importata è tipicamente fra il 2 e l’8 percento. Tuttavia, il THC della cannabis coltivata in serra è aumentato grazie alla tecnica “sinsemilla”, in cui si evita la fertilizzazione delle piante femmine. Solo una piccola percentuale della cannabis disponibile nel Regno Unito, Germania, Irlanda e Portogallo è sinsemilla. Solo in Olanda la sinsemilla domina il mercato con concentrazioni di THC sopra il 12 per cento. Gli autori osservano che "anche qui, osservatori locali hanno sostenuto che non ci sono finora prove per suggerire che c’è stato un aumento dei problemi osservati."

Essi sottolineano che "le conseguenze sulla salute pubblica del consumo di alcool non sono una semplice funzione della potenza della bevanda consumata, che sia birra, vino o liquori. Piuttosto, a livello di popolazione, la ricerca suggerisce che è importante più la quantità totale di alcool consumata che non la concentrazione del prodotto venduto." Non è chiaro quanto questo parallelo possa valere per la cannabis. Gli autori considerano l’età dell’uso iniziale e la frequenza dell’uso come fattori probabilmente più importanti nel modificare i cambiamenti dei livelli di uso, che non le variazioni di potenza. “In conclusione, non dovremmo essere ingiustamente allarmati dal modesto cambiamento nella potenza media della cannabis, ma nemmeno essere compiacenti, dal momento che le evidenze di base sono piuttosto deboli e la relazione fra potenza, dose e problemi rimangono non ben definite."

(Fonte: King LA, Carpentier C, Griffiths P. Cannabis potency in Europe. Addiction 2005;100(7):884-6)

Germania — La Corte Costituzionale Federale non si pronuncia su un ricorso

Il 30 giugno la Corte Costituzionale Federale ha deciso di non pronunciarsi sul ricorso di un uomo che aveva usato cannabis per curare il dolore cronico dovuto a un incidente di moto. Egli era stato multato da una corte più bassa per aver importato cannabis dall’Olanda. Il suo medico gli aveva raccomandato l’uso della cannabis per iscritto.

In un comunicato stampa del 12 luglio, la Corte Costituzionale Federale ha stabilito che il malato non aveva esaurito tutti i mezzi legali. Avrebbe dovuto cercare di ottenere un’esenzione per l’uso terapeutico legale di prodotti a base di cannabis dall’Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicali. La Corte ha anche stabilito che la proibizione generale della cannabis include la fondamentale proibizione dell’auto-medicazione con la cannabis.

Tuttavia, il malato aveva fatto domanda di esenzione all’Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicali tre anni fa, ma era stata respinta. L’Istituto non aveva ancora deciso sul suo appello contro tale decisione. Finora nessuna delle oltre 100 domande di esenzione è stata accolta, cosicché la richiesta della Corte Costituzionale Federale è una possibilità irrealistica e teorica. La questione legale e morale rimane, se sia giustificato chiedere che una persona seriamente malata debba lottare per anni in tribunale per il suo diritto a usare cannabis a scopo medico, e non aver accesso a un farmaco efficace durante tutto questo tempo, sotto la minaccia di un’incriminazione.

(Fonte: Comuncato stampa della Corte Costituzionale Federale del 12 Luglio 2005)

Notizie in breve

Canada — PhytoCan Pharmaceuticals

Una nuova compagnia chiamata PhytoCan Pharmaceuticals ha avuto l’approvazione di Health Canada per sviluppare una medicina basata sulla cannabis. Un portavoce della compagnia ha detto che nei prossimi 12-18 mesi faranno una ricerca per decidere se la medicina dovrà essere solida, liquida, o spray e come standardizzare gli ingredienti. Sul suo sito web, la PhytoCan Pharmaceuticals dice di usare "cannabis medica organica certificata" coltivata in Canada: "Il nostro scopo è sviluppare e portare sul mercato farmaceutico una gamma di farmaci efficaci e sicuri basati sulla cannabis.(…) Noi sosteniamo il pieno accesso dei malati a tutte le forme di medicine naturali a base di cannabis, inclusa la pianta grezza." (Fonti: Globe and Mail del 9 Luglio 2005, www.medicalmarihuana.ca/phytocan/)

USA — California/Alaska

Ufficiali statali hanno ridato vita il 18 luglio, in California, al programma di “carta di identità” per l’uso di cannabis medica, dicendo che gli impiegati dello stato non violavano la legge federale emettendo queste “carte di identità”. "Il procuratore generale dello stato ha esaminato la questione e ha detto che la California può emettere queste carte ai consumatori di marijuana medica, senza che gli impiegati corrano il rischio di essere denunciati per un crimine federale," ha dichiarato il direttore del dipartimento statale della salute Sandra Shewry. L’ufficio della Shewry aveva sospeso il programma pilota l’8 luglio, a causa delle preoccupazioni per una recente decisione della Corte Suprema USA che permetteva di incriminare i malati che assumevano cannabis a livello federale per violazione della legge federale sulla droga. Anche il procuratore generale dello stato dell’Alaska ha informato il Dipartimento della Salute e Servizi Sociali dell’Alaska il 21 Luglio che la decisione del 6 giugno della Corte Suprema non impedisce all’agenzia di registrare i consumatori di cannabis medica. (Fonti: Associated Press del Luglio 2005, Anchorage Daily News del 22 Luglio 2005)

Scienza — Discinesie e convulsioni

Ricercatori dell’Università di California hanno usato un modello animale di un’encefalopatia virale con ipercinesia spontanea e suscettibilità alle convulsioni per dimostrare che gli endocannabinoidi hanno un ruolo chiave nel mantenere un tono bilanciato delle attività dei circuiti extrapiramidali e limbici. Le loro scoperte "sono in accordo con un ruolo anticonvulsivo degli endocannabinoidi, che contrastano le scariche aberranti prodotte da agenti convulsivanti." (Fonte: Solbrig MV, et al. Exp Neurol 2005;194(2):355-62.)